Vendite retail Italia: gennaio-giugno 2023 - Versione free

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Questo report è realizzato dall'Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini in collaborazione con Ismea, sulla base dati dell'Osservatorio Ismea-NielsenIQ.

Per la versione integrale del report, comprensiva di dati delle singole referenze a scaffale, è necessario sottoscrivere un abbonamento all'Osservatorio.

Per informazioni e listini, segreteria.osservatoriodelvino@uiv.it

Il bilancio generale

Migliora leggermente la situazione delle vendite in grande distribuzione a giugno: nel primo semestre, sono stati venduti 3,6 milioni di ettolitri di vino e spumante, per un valore di 1,4 miliardi di euro. Rispetto a marzo, quando a volume si era sotto del 6%, nei primi sei mesi il dato resta negativo, ma di ampiezza inferiore, a -4%, con i fatturati che passano da +2% a +3,5%, nonostante prezzi medi in tiepido rallentamento (+7,8% del semestre contro +8,7% di marzo).

I vini fermi e frizzanti arretrano del 4% (erano -7% a marzo), mentre in controtendenza risulta lo spumante, che da un robusto +4% del primo trimestre scende sotto lo zero, a -0,8% per la precisione.

Il secondo quarto – aprile-maggio – risulta quindi essere andato discretamente bene, sicuramente meglio di gennaio-marzo: per i vini fermi e frizzanti siamo ancora in terreno negativo per quanto riguarda i volumi, ma da -7,5% di marzo si è recuperato molto terreno, salendo a -1,3% di giugno. I valori sono balzati a +6%, dopo lo zero del primo quarto.

Per gli spumanti, come detto, il secondo trimestre è stato peggiorativo: sui volumi, da +4,7% si è scesi a -2,3%, fattore che ha ridotto drasticamente il valore degli acquisti, scesi da +10,6% a +4,3%.

La dinamica inflattiva resta confermata nell’ampiezza del primo trimestre, anche se va in riduzione per i vini fermi (da +8% a +7,6%) e in aumento per gli spumanti: un punto sopra il +6% di marzo, a +6,8%.

 

Le vendite per canale

Guardando alle vendite per canali, e confrontando giugno con marzo, a livello volume troviamo recuperi diffusi ovunque, con il discount che si dimostra più tonico in assoluto: se a marzo le vendite erano andate sotto del 10%, a giugno il dato viene raddrizzato a -6%, grazie a un raffreddamento generale dei listini, portati a +10% di marzo a +8% di giugno.

Anche gli iper migliorano i conti delle vendite, con saldo volume di giugno a -1% contro il -4% di marzo, mentre super e liberi servizi confermano bene o male il dato di marzo, migliorando di un punto il saldo negativo (-4% e -2%).

Tra i vari canali, considerati i cali volume più ampi e prezzi medi generalmente sopra media, quello che a oggi sta macinando meno recupero a valore resta il discount (+1% contro lo zero di marzo), contro media di +4-5% per le altre tipologie, tutte in buona progressione rispetto a marzo (2 punti circa di aumento).

Formati

Migliora la dinamica volumica  soprattutto per le bottiglie da 0,75, che dimezzano il -8% di inizio anno, mentre gli altri formati continuano a soffrire (-9%, pur in recupero rispetto al -12% di marzo). Brik in recupero di due punti volume (a -4%), grazie a prezzi tenuti sotto media (+6% contro +8% medio del vetro).

Tipologie e colori

A livello di tipologie, i cali registrati nel semestre sono di portata dimezzata rispetto a marzo, con una media attestata a -4% volume: 5 i punti recuperati dai Dop, 3 dagli Igp, mentre i comuni restano intorno a -4%, migliorando solo di 1 punto la performance di marzo. Dinamiche di prezzo in aumento per tutti di 1 punto percentuale.

Anche per colore, le cose migliorano rispetto al primo trimestre: i peggiori in termini di performance assoluta restano i rossi (-5%, da -8% di marzo), mentre i bianchi viaggiano a -4%, 2 punti recuperati. Sette invece i punti ripresi dai rosati, che chiudono i 6 mesi a -4%. I meno inflattivi si confermano i bianchi, attorno a +7%, mentre i rosati tra marzo e giugno si sono riallineati agli altri vii, spegnendo la fiammata dei tre mesi iniziali (+11%).