Pubblichiamo la relazione tenuta da Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio del Vino UIV, in occasione dell’incontro tenuto alla World Bulk Wine Exhibition 2024 di Amsterdam, organizzato dall’Agenzia Patric Lorenzon & Partners.
Nel mondo sono coltivati 72.000 ettari di Pinot grigio, di cui il 46% sono in Italia. Seguono – a lunghissima distanza – gli Usa (9.000 ettari), la Germania (8.100), l’Australia (6.000 circa).
E’ il Triveneto la culla di questa varietà, con 27.600 ettari piantati, equivalenti all’82% del totale. Di questi, metà sono in Veneto, il 30% in Friuli Venezia Giulia, il 13% in Trentino e il restante 2.4% in Alto Adige.
Dopo il Triveneto, la regione con più ettari a PG è la Sicilia, di fatto la terza dopo Veneto e Friuli, con 3.200 ettari. Segue la Lombardia con 800 ettari, l’Abruzzo con 780, quindi le altre con estensioni tra 200 e 300 ettari. Chiude il Piemonte con un ettarato di poco superiore ai 100 ettari. davanti al Lazio (una novantina di ettari). Superfici più piccole si registrano anche nelle Marche e in Valle d'Aosta.
In termini di bottiglie prodotte (anno solare 2023), l’Italia ha raggiunto quota 400 milioni, di cui 320 (83%) in Triveneto. Il Delle Venezie Doc – prodotto nelle tre regioni del Nordest – cuba 222 milioni di pezzi (il 56% del totale). Escluso il Delle Venezie, la regione con il numero più alto di imbottigliamenti è il Trentino (54.2 milioni), seguito dal Friuli (27) e dalla Sicilia (24). Tolto il Delle Venezie, il Veneto imbottiglia altri 11.1 milioni di Pinot grigio a denominazione.
Con poco più di 14.000 ettari, il Delle Venezie copre la metà delle superfici vitate del a PG del Triveneto e il 42% del totale italiano. A livello di imbottigliamenti, la produzione del Delle Venezie è più che doppia rispetto alle altre Dop-Igp imbottigliate nel Nordest (222 milioni contro 103).
Al netto del Delle Venezie, in Veneto sono due le tipologie più imbottigliate: Venezia Doc (7.5 milioni di bottiglie) e Garda Doc (3.6 milioni, di cui l’11% a doppio vitigno con la Garganega).
In Trentino, la tipologia più rilevante è il Valdadige Doc (21.4 milioni di bottiglie), seguita dalla Doc provinciale e dall’Igt Vigneti delle Dolomiti, con un imbottigliato di pari peso, attorno ai 16 milioni di pezzi.
Dai 673 ettari a Pinot grigio coltivati in Alto Adige, si ricavano 6.6 milioni di bottiglie, per la quasi totalità etichettate con la Dop provinciale.
In Friuli Venezia Giulia (poco meno di 8.000 ettari), il grosso degli imbottigliamenti ricade su due Doc: Friuli (12 milioni di pezzi) e Friuli Grave (10.6 milioni), seguite da Collio, Colli Orientali e altre.
Il totale degli imbottigliamenti lombardi si concentra in Oltrepò Pavese, con 13.3 milioni di bottiglie per la quasi totalità marcate Igt Provincia di Pavia, di cui il 26% in versione rosa.
In Emilia Romagna è l’Igt Rubicone ad assorbire quasi totalmente la quota di Pinot grigio che arriva dai 250 ettari piantati in regione (11.2 milioni di bottiglie), con un 85% a doppio vitigno in coppia con il Trebbiano.
In Toscana i volumi imbottigliati nel 2023 sono stati pari a poco più di 1.8 milioni di pezzi, per la quasi totalità targati Igt regionale, di cui il grosso (1.5 milioni) come monovarietale e 300.000 bottiglie in tandem con lo Chardonnay.
In Abruzzo (782 ettari), le cinque Igt che imbottigliano Pinot grigio sono state fatte confluire in un’unica Indicazione geografica, Terre d’Abruzzo, che riceve in dote poco più di 15 milioni di pezzi, di cui il 61% provenienti dal Terre di Chieti.
Tutto di marca Igt il Pinot grigio siciliano, con il 98% dei 24.2 milioni di bottiglie targato Terre Siciliane e il restante 2% dentro la Doc regionale.