La situazione sul mercato britannico continua a essere altamente critica. Dopo un primo trimestre negativo, anche il secondo quarto sul circuito retail porta in dote dati ampiamente in rosso per i vini italiani, con gli still wines a -10% (220.000 ettolitri) e un -13% nel cumulato da gennaio a giugno (458.000 ettolitri) e gli spumanti sotto del 16% nel cumulato, a 321.000 ettolitri (-11% nel trimestre aprile-giugno).
Secondo i dati NielsenIQ elaborati dall’Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly, negative le performance delle principali tipologie di vino tricolori vendute sul mercato: Pinot grigio a -10% da gennaio, con la private label a -8%, mentre sul fronte spumanti il Prosecco perde il 13% volume ad aprile-giugno, portando il saldo da gennaio a -18% (226.000 ettolitri venduti). Meno negativa la performance della private label, solo -2% sul cumulato, con recupero nel trimestre (+5%). In aumento ovviamente la tipologia Rosé, attorno al 21% cumulato di cui +17% nel trimestre.
In calo anche le altre tipologie italiane: dal Sangiovese (-22% cumulato) al Montepulciano (-15%), per finire con i -30% e -18% di Nero d’Avola e Primitivo. In aumento invece le performance del rosato italiano, a +12% da gennaio, di cui +26% nel solo secondo quarto.
A livello generale, le vendite totali di vino sul circuito retail del Regno Unito sono calate del 13% da gennaio a giugno e del 10% nel secondo quarto, per un totale di 3,5 milioni di ettolitri globali. In calo anche gli altri Paesi, con saldo generale a -14% e Pinot grigio a -5%, anche se in ripresa nel secondo quarto (+2%).
Sul fronte valori, al netto di una pressione inflazionistica non ancora così importante (+3% il totale fermi italiani e +1,5% per gli spumanti), le perdite per gli still wines tricolori viaggiano attorno a -10% sul cumulato e sul secondo quarto, con il Pinot grigio a -7%. Lato spumanti, il Prosecco perde il 12% di valore da aprile a giugno, con il cumulato da gennaio che addirittura fa -16%. Anche in questo caso minori le perdite per la privare label, con anzi aumenti del 4% nel trimestre, a fronte di cali del 2% sul prezzo medio. In aumento il valore del venduto del Prosecco Rosé, con il cumulato da inizio anno attorno a +20% (37 milioni di sterline).
Prezzi in aumento del 3% per le tipologie italiane più vendute, come Pinot grigio (anche PL) e Sangiovese, mentre in dinamica negativa risulta la tipologia rosé, sotto del 5% sia nel cumulato da gennaio che nel trimestre. Sopra la media dei vini italiani e della totalità del mercato è il Primitivo, che balza a +6% nel dato da gennaio, a sfiorare i 9,90 pound per litro, con dinamica negativa riflessa sulle vendite a scaffale. Prezzi della spumantistica italiana a +3%, quasi il doppio della media di mercato, con il Prosecco a +3% e la PL a -1%, il che giustifica il differenziale di vendita visto in precedenza. In calo frazionale anche i listini della tipologia rosato, già scesa sotto le 11 sterline per litro nel cumulato da gennaio.
Fonte: elaborazioni Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly su dati NielsenIQ